Audiolibri: intervista a Claudio Carini, fondatore della casa editrice Recitar Leggendo Audiolibri
pubblicato: martedì 24 novembre 2009 da Robo in: case editrici ebooks audio narrativa italiana
Claudio Carini (in foto) da qualche anno ha aperto una casa editrice – Recitar Leggendo Audiolibri – che si occupa esclusivamente della pubblicazione di audiolibri. Carini, attore di teatro con trentennale esperienza alle spalle, pubblica audiolibri di ottimo livello che regalano momenti di assoluto piacere nell’ascolto. Secondo lui un audiolibro è
“Un’opera realizzata da un attore/lettore; può essere realizzata in forma integrale od anche ridotta, e preferibilmente senza un accompagnamento musicale, che rischia di rivelarsi dannoso per una corretta ed inalterata fruizione del testo”.
Lo abbiamo incontrato e intervistato. Prima di lasciarvi all’intervista – che trovate dopo il salto – pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, l’audio della poesia di Leopardi A Silvia. Buon ascolto, prima, e buona lettura, poi.
http://www.recitarleggendo.com/silvia.mp3
Definisci dal tuo
punto di vista un audiolibro
In tempi di notevole crescita del mercato degli audiolibri nel nostro
paese, con il relativo moltiplicarsi di iniziative editoriali,
assistiamo anche ad uno sviluppo molto interessante del dibattito
intorno a questo “prodotto”. Come deve essere realizzato un
audiolibro? Quali sono i testi che più si prestano ad una lettura ad
alta voce? Sono preferibili le riduzioni o le edizioni integrali?
Meglio con o senza un accompagnamento musicale? Quale stile
interpretativo è più adatto per audiolibro? Il lettore deve
“interpretare” o deve limitarsi a “leggere” il testo scritto?
O addirittura sono da preferirsi quelli realizzati con un software di
sintesi vocale? In linea di massima, tanto per fare il punto della
situazione, direi che, a mio avviso, dovrebbe intendersi come
audiolibro un’opera realizzata da un attore/lettore; può essere
realizzata in forma integrale od anche ridotta, e preferibilmente
senza un accompagnamento musicale, che rischia di rivelarsi dannoso
per una corretta ed inalterata fruizione del testo.
Fino a non molto
tempo fa, gli audiolibri erano uno strumento destinato per lo più a
chi – per diversi motivi – non aveva la possibilità di leggere.
Oggi, invece, hanno una propria dignità (passami l’espressione).
Come spieghi questa cosa? E come vedi il futuro degli audiolibri?
L’audiolibro anche nel nostro paese non è ormai più un “oggetto
sconosciuto”, ma si sta avviando verso una fase più adulta. Nel
senso che anche nel nostro paese è ormai superato quel concetto
dell’audiolibro come supporto di servizio per non vedenti o
ipovedenti, ma sta ormai raggiungendo una sua dignità accanto
all’editoria su carta, pur con numeri ancora limitatissimi. In
pratica si sta formando una nicchia sempre più consistente di persone
che ascoltano un audiolibro in situazioni molto diffuse, come lunghi
viaggi in auto o in treno, facendo jogging, o che molto semplicemente
un libro preferisce ascoltarlo piuttosto che leggerlo.
Come nasce la tua
passione per gli audiolibri?
Dietro questa mia attività, iniziata nel 2004, ci sono oltre trenta
anni di attività teatrale come attore di prosa che ha privilegiato
fin da subito l’universo del suono e della parola, rispetto a quello
del gesto e dell’azione, eseguendo centinaia di letture di grandi
classici nei teatri e soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado.
Ecco quindi le radici della mia linea editoriale prevalentemente
dedicata ai grandi classici: Ariosto, Dante, Boccaccio, Petrarca,
Leopardi, Omero, oltre a quei moderni che sono ormai anch’essi dei
“grandi classici”, come Calvino, Verga, Svevo, Pirandello. Recitar
Leggendo Audiolibri, si presenta con un “marchio di fabbrica”
riconoscibile non solo dal fondo color blu carta zucchero di tutte le
copertine, ma dal fatto che sono tutti registrati dal sottoscritto,
un’impresa che ho voluto fortemente e che sta prendendo sempre più
corpo, nonostante le difficoltà di ogni tipo che si possono ben
immaginare.
Qual è stato
l’audiolibro che ti ha fatto più soffrire nella realizzazione?
Gli audiolibri in versi sono quelli che richiedono una maggior cura
nella realizzazione. La Divina Commedia nella sua edizione
integrale ha richiesto poco meno di un anno per la realizzazione.
Anche per il Canzoniere di Petrarca la lavorazione è stata
molto lunga e ricca di ripensamenti e correzioni.
Tu sei un maestro
della voce: quali sono, secondo te, i vantaggi che una testo ascoltata
può avere su un testo letto?
Per usare una piccola forzatura potrei risponderti: la stessa
differenza che c’è tra ascoltare l’esecuzione di un brano di
Mozart e leggerne lo spartito in silenzio. Ma, senza ricorrere ad
esagerazioni, dobbiamo renderci conto che la lettura ad alta voce non
è l’ultima trovata del ventunesimo secolo per la gioia di
ascoltatori, attori ed editori, ma affonda le sue radici nel passato.
Proviamo a pensare ad Omero: se mai è esistito, la sua professione
non era quella dello scrittore, ma quella del “cantore”. Iliade ed
Odissea venivano dette e tramandate a voce alta. Ma anche in tempi più
vicini, tutto ciò che è stato scritto in endecasillabi è stato
pensato per la lettura ad alta voce. Pensiamo all’Orlando Furioso,
alla Gerusalemme Liberata, alla stessa Divina Commedia. O pensiamo al
teatro: una volta non si diceva “sono andato a teatro a vedere…”
ma si diceva: “sono andato a teatro a sentire…” Ed in effetti,
fra i cinque sensi, è all’udito e non la vista quello al quale
facciamo riferimento trovandoci di fronte ad un monologo di
Shakespeare o di Eduardo De Filippo. Insomma, l’audiolibro non è
altro che un supporto tecnologico moderno che ripropone una abitudine
all’ascolto che viene da un passato, e che oggi si sta perdendo
irrimediabilmente, circondati da un mondo fatto prevalentemente di
immagini.
Libro cartaceo,
e-book, audiolibri: dicci un aggettivo per ognuno
Libro: insostituibile
e-book: utile
audiolibro: piacevole
Se qualcuno dei
nostri lettori volesse provare a fare un audiolibro in casa, che
consigli daresti?
Un audiolibro di livello professionale non può essere realizzato in
casa da attori improvvisati. Occorrono una seria preparazione
professionale, scuole di recitazione e di lettura ad alta voce, corsi
di educazione vocale, e mezzi tecnici professionali. Oggi circolano
numerose registrazioni gratuite su internet, realizzate per lo più da
lettori improvvisati e con mezzi tecnici inadeguati. Questo materiale
ha un grande merito divulgativo per quanto riguarda una riabitudine
all’ascolto, ma per la realizzazione di un audiolibro con
caratteristiche rigorosamente professionali sono indispensabili tutti
quei requisiti accennati sopra.
Su che testo stai
lavorando ora?
Sto lavorando a I quaderni di Serafino Gubbio operatore di
Pirandello, che uscirà nei primi mesi del 2010 e sto mettendo in
cantiere un’opera titanica che mi terrà impegnato per molti mesi: Don
Chisciotte nella sua edizione integrale.
Indirizzo originale dell'intervista: